mercoledì 14 novembre 2012

Microsoft Dynamics Nav 2013, l’Erp per le Pmi che guarda al cloud


Consiglio questo interessante articolo di Barbara Torresani pubblicato su ImpresaCity http://www.impresacity.it/articoli/794/microsoft-dynamics-nav-2013-l-erp-per-le-pmi-che-guarda-al-cloud.html#.UJ-TeTcTWlE.mailto

""Completo, semplice e agile: è l'Erp per le piccole e medie imprese internazionale, ma capace di adattarsi alle specificità locali. Si colloca all'interno di un anno di grandi annunci per Microsoft. Lo presenta Giovanni Stifano, Direttore Partner e Dynamics Microsoft Italia.

L’annuncio dell’Erp di Microsoft di taglio intermedio, Dynamics Nav 2013, si colloca all'interno di una strategia Microsoft di grandi lanci nell’anno fiscale 2013, che dal consumer si spingono fino all’enterprise.
L’essenza dell nuovo Erp è racchiusa nel claim “completo, semplice e agile”, ben spiegata da Giovanni Stifano, Direttore Partner e Dynamics Microsoft Italia: “Dynamics Nav 2013 è un prodotto completo che comprende molte nuove funzionalità; è semplice – da non confondersi con semplicistico – in quanto si adatta alle esigenze della media azienda; è agile perché non ingessa l'azienda ma la accompagna in un percorso evolutivo.”
Fondamentalmente le innovazioni dell’Erp sono ascrivibili a due macro aree: business – i miglioramenti principali rigurdano le funzionalità di produttività individuale, il cash flow e il cost accounting, la parte di logistica e produzione;  IT – su questo fronte sono stati migliorati i tool di debugging e sviluppo, la scalabilità e il deployment (l’Erp è cloud-ready), resi più facili e veloci i progetti di customizzazione e ottimizzati tutti i tool di gestione.
Come spiega Stifano: “Nav 2013 è un Erp che può essere posto in diversi scenari: come Erp ideale per la piccola e media impresa, ma anche in uno scenario di 'second tier' in grandi aziende dotate di soluzioni Erp centralizzate che vogliono dotarsi di un prodotto di secondo livello, più dipartimentale, per esempio in filiali di grandi aziende. Ha una connotozione internazionale ma soddisfa appieno le peculiarità locali e copre numerosi settori di industria attraverso le soluzioni verticali sviluppate dagli Isv per spingersi fino al ultimo miglio attraverso i partner. Tutto by design, in modalità seamless”.
 
Secondo Gartner, la prossima ondata del cambiamento guidato dalle Pmi punterà a prodotti Erp capaci di rispondere a nuovi requisiti di compliance, reportistica e previsioni, time to marketing, internazionalizzazione e delocalizzazione, maggior controllo della spesa e necessità di ridurre gli alti costi di manutenzione.
 
Ed ecco che Microsoft con Dynamics Nav 2013 si sente pronta a dare risposte concrete alle aziende che guardano oggi a un nuovo Erp, ponendosi come brand affidabile e come partner in grado di accompagnarle nel tempo con un sistema semplice da utilizzare, facile da inserire in un contesto consolidato di IT, che abilita l'efficienza e accompagna la crescita dell'azienda mantenendone il valore nel tempo.
 
Il prodotto è inserito nella più ampia galassia dei prodotti Dynamics con 25 anni di esperienza alle spalle, una divisione che assunto un'importanza crescente circa un decennio fa con le acquisizioni di Navision e di Great Plains (GP).
 
Oggi conta circa 350 mila clienti nel mondo, di cui 36 mila nell'area Crm, 17 mila per la soluzione Ax (l'Erp di taglio più enterprise), 92 mila per quella Nav, 13.500 per il prodotto SL e 43 mila per quella GP (la commercializzazione di quest'ultime due offerte è valida solo nei paesi anglosassoni). Una divisione che nell'ultimo anno fiscale ha riportato una crescita del + 11%, risultato degno di nota dice Stifano: ”in quanto il mondo delle Business Applications risente fortemente della congiuntura in atto; i progetti Erp in genere sono progetti pluriennali che impegnano le aziende assorbendo molte risorse; per tale motivo in un momento così difficile si tende a ponderare molto bene l’avvio di un progetto di questo tipo”.
Nell’area competitiva il fronte è aperto soprattutto con la proposizione Sap All in One, con la componente Oracle di derivazione JdEdwards, e a seguire con le Acg di Ibm (oggi Vision 4), ma anche con diversi  prodotti custom.
“Dynamics Nav è comunque il sistema Erp internazionale più diffuso al mondo di fascia media, che anno su anno guadagna in quote di mercato portando a bordo un numero doppio di nuovi clienti rispetto al concorrente più prossimo”, rimarca Stifano.
Gabriele Galanti, Direttore Prevendita Dynamics & Solution Partners, scende ulterioromente nei dettagli della nuova versione.
In termini di produttività individuale si è lavorato in ottica di gestione del cash flow moderno e di contabilità costi. Come funzionalità di warehouse management sono state aperte numerose finestre ad acquisizione automatica dei dati così come è stata potenziata la gestione della produzione.
La semplicità d’uso riguarda in particolare il miglioramento dell'interfaccia e dell'integrazione con Office (di cui è ancora più simile) contestuale all'operazione, ma anche dell’integrazione statica e dinamica con Excel. Si aggiungono la nuova integrazione con Onenote mentre è stata migliorata la possibilità di lavorare con strumenti di comunicazione unificata e la grafica.
In termini di agilità i laboratori hanno lavorato per garantire una user experience per ogni esigenza.
“Tutto ciò che si può fare su cliente di client  lo si può fare su Web”. E’ stato inserito un client funzionalmente di tipo web ma anche Sharepoint client. E il browser è stato disegnato per essere multipiattaforma: è possibile accedere all’Erp da dispositivo mobile e tablet a qualunque tipo di piattaforma. E il sofware è tecnicamente cloud ready. I partner possono già offrire il servizio in cloud ed alcuni lo hanno già portato su piattaforma Azure. Nei  prossimi mesi l’Erp sarà portato su Azure.""
 

lunedì 12 novembre 2012

Software Selection: come scegliere il software più adatto alle proprie esigenze

Riprendo un articolo da organizzazioneaziendale.net http://www.organizzazioneaziendale.net/software-selection/51 sul tema della Software Selection degli ERP. 

Credo che sia un contributo molto utile per le imprese, in particolare le PMI,  che vogliono cambiare il proprio gestionale.

"Per scegliere un ERP o una applicazione verticale è importante definire chiaramente i requisiti prima di avviare il processo di selezione, tecnicamente detto “software selection“.

Di fronte alla volontà di informatizzare un processo, di sostituire l’ERP esistente o di introdurre una applicazione verticale, la strada più semplice e battuta è quella di contattare diversi potenziali fornitori (software house o loro partner) e valutarne offerta. Spesso la scelta dei potenziali fornitori si basa su diversi parametri: prodotti offerti, referenze fornite da contatti di fiducia, vicinanza territoriale etc.
Contattati i fornitori, si svolgono dimostrazioni per valutare i prodotti (spesso più di una per ogni fornitore), si cerca di apprezzare la serietà e la solidità del fornitore e si analizzano le offerte economiche. Segue, di solito, una “scrematura” iniziale e poi una fase negoziale con i candidati rimasti, fino al perfezionamento del contratto di fornitura.
I passaggi che (in estrema sintesi) ho appena descritto sono sensati, anzi necessari, ed in termini tecnici prendono il nome di “software selection”.
Non notate però l’assenza di un passaggio fondamentale?
Acquistare un software (per citarne solo alcuni: una Business Intelligence, un MES, un PDM, fino ad un ERP completo) non è come acquistare un manufatto o un servizio di sorveglianza notturna. In molti casi, acquistare un software significa portare in azienda un “pacchetto” che avrà un largo impatto sull’operatività dell’area in cui verrà introdotto. Nella maggior parte dei casi il software condizionerà il processo, cioè il modo di lavorare, non senza effetti indesiderati. Riportiamo solo alcune delle lamentele tipiche:
  • il software “non fa quello che volevamo”
  • il software “è rigido e ci condiziona”
  • il fornitore “aveva promesso cose diverse”, oppure “non ci supporta adeguatamente”
  • “lo abbiamo usato per un po’, poi lo abbiamo abbandonato”
Approfondendone le cause, si nota che molti progetti di implementazione, anche decisamente costosi, falliscono o centrano solo parzialmente l’obiettivo a causa della mancanza di una attenta fase preliminare di definizione di quali siano realmente, e dettagliatamente, le esigenze dell’azienda.
Questo è il “passaggio fondamentale” cui accennavamo prima: non si può acquistare un mix complesso di prodotto e servizi senza una chiara definizione delle esigenze a cui si vuole dare risposta:
  • qual è l’obiettivo del progetto di informatizzazione?
  • quali processi coinvolge e come si svolgono questi processi?
  • quali funzionalità sono necessarie?
  • come dovranno svolgersi i flussi informativi?
  • quali sono gli attori coinvolti ed i loro ruoli?
  • come si dovrà interfacciare ed integrare con gli altri sistemi informativi?
In pratica si tratta di definire una specifica funzionale completa ed esaustiva. Questa attività è un passaggio fondamentale del processo di software selection. La specifica funzionale deve essere necessariamente inviata ai potenziali fornitori ancor prima di organizzare una dimostrazione, in modo da condividere fin dall’inizio i requisiti a cui il fornitore dovrà rispondere ed ottenere una dimostrazione mirata. La specifica servirà da punto di riferimento per la negoziazione, e con eventuali correzioni sarà parte integrante del contratto di fornitura.
L’esperienza insegna che la redazione di una specifica soddisfacente deve essere svolta da una figura o da un team che abbia competenze non solo tecniche ma anche organizzative, e che sia investito di una missione specifica. Inoltre, questa attività è tipicamente time consuming e mal si concilia con le mansioni quotidiane del personale.
E’ quindi una scelta sensata ricorrere ad un supporto esterno che affianchi l’azienda nel scegliere il fornitore giusto e nel definire correttamente il contratto. Il consulente può anche occuparsi di seguire l’avanzamento del progetto di implementazione e di tenere monitorato il fornitore rispetto agli obiettivi. Tutto questo va svolto in costante allineamento e collaborazione con le figure aziendali di riferimento (Direzione, Responsabile CED, Process owners e Key users).
Per concludere, la differenza non è segnata da quale prodotto acquistiamo, ma dacome acquistiamo e facciamo configurare il prodotto sulla base delle nostre precise esigenze. Talvolta, a seguito di una valutazione attenta, risulta preferibile acquistare un prodotto meno “blasonato” (e quindi meno costoso), ma facilmente configurabile e personalizzabile, e attraverso un fornitore affidabile e ben allineato sugli obiettivi.
Come quando acquistiamo un vestito costoso, possiamo avere risultati deludenti, se la taglia non è quella giusta o se il sarto non ha capito il lavoro da fare. Dobbiamo avere ben chiaro, e comunicare bene, il risultato che vogliamo ottenere."